Perché hai sviluppato una ‘dipendenza‘ simile a quella per le droghe o l’alcool.
La domanda ci è pervenuta in redazione l’altro giorno ma non abbiamo ottenuto l’autorizzazione alla pubblicazione nella sua forma integrale.
Un narcisista, che sia uomo o donna, segue -più o meno involontariamente, ricordiamo che il narcisismo è un VERO disturbo mentale– uno schema sentimentale basato sugli alti e bassi, sul coinvolgimento e sul silenzio, sul proverbiale “bastone e carota”. Questo comportamento, spesso imprevedibile, è alternato a momenti di reale abuso (psicologico e/o fisico), svalutazione e successivo abbandono del partner.
Questi continui e imprevedibili sbalzi emotivi causano, al cervello del partner, un’anomala secrezione ormonale. Il che, seppur paradossale, crea dipendenza.
Il cervello diventa quindi dipendente da questi ormoni: una vera dipendenza chimica da ossitocina, serotonina, dopamina, cortisolo e adrenalina. L’effetto più comune è che il soggetto torni (o cerchi di tornare) dal narcisista più e più volte, per provare nuovamente quello “sballo” emotivo.
Una vera e propria dipendenza fisica, similare a quella che si manifesta con le comuni sostanze psicotrope: etanolo, nicotina, cocaina, eroina ecc.
A parte la dipendenza fisica, il modello di comportamento del/della narcisista in una relazione, basato sull’alternanza amore/odio rafforza la dipendenza psicologica nel partner. Donando affetto a piccole dosi e alternando quelle dosi a lunghi periodi di abuso e minaccia di abbandono, il narcisista mantiene il partner continuamente impegnato nella ricerca dell’amore.
Ed è per questo che molte persone, uomini o donne, possono rimanere anche anni a provare a farsi amare da un narcisista. Non è più -legittima- ricerca di amore, ma un inseguimento, una gara, una competizione.
Per rispondere alla domanda:
Nell’affrontare il periodo che segue la fine della relazione con un narcisista devi essere consapevole di due fatti oggettivi: hai sviluppato una dipendenza FISICA (gli sbalzi ormonali causati dal suo comportamento) e una dipendenza PSICOLOGICA (la non accettazione di una sconfitta, il desiderio di rivincita ecc.) da gestire. E comprendiamo che questo sia assai complicato, spesso devastante nel corpo e nell’anima.
Ti vogliamo lasciare con qualche informazione che potrebbe aiutarti:
- Il narcisista è tale per motivi psichiatrici: il narcisismo è considerato realmente un disordine mentale (fonte)
- Il narcisista è tale anche per motivi fisiologici: presenta meno materia grigia in una parte della corteccia cerebrale chiamata insula anteriore sinistra (fonte)
- Il narcisista non cambia e non può cambiare.
Ogni giorno che passi nella consapevolezza di “non poter andare avanti” è un giorno perso. Per te, e solo per te.
Ciao a tutti,
una delle armi più potenti nelle mani del/della narcisista è il cosiddetto “RINFORZO INTERMITTENTE” che nell’articolo è volgarizzato -pur correttamente- nel classico bastone e carota.
La persona che ha a che fare con il/la narcisista subisce dei veri e propri sbalzi ormonali dati da picchi di piacere e gratificazione e picchi di malessere e ansia, tanto intensi quanto, purtroppo, imprevedibili. Ed è l’imprevedibilità a mandare in palla il cervello dell’abusato: il classico “Emotional Rollercoaster”, tradotto, l’Ottovolante emotivo.
Conosco persone, sia uomini che donne, che dopo una relazione con un/una narcisista ci sono rimasti sotto ANNI. Si, dico giusto: ANNI.
Non sono titolato a dar consigli psicologici o psichiatrici, ma la cosa fondamentale secondo me è innanzitutto razionalizzare. I narcisisti, tutto sommato, non lo fanno apposta: hanno una vera e propria (leggi: fisiologica) differenza nel cervello rispetto agli esseri umani normali. Mancando di empatia, impossibilitati a considerare il prossimo niente più che un oggetto, gli riescono benissimo comportamenti e atteggiamenti deplorevoli e tossici.
Razionalizzate. Perdere un narcisisista nella propria vita è una fortuna, non una sfiga.
Daniele.
Buongiorno Daniele,
grazie per il tuo intervento.
Non era nostra intenzione “volgarizzare” l’argomento usando la metafora del bastone e della carota, ma solo fornire un’immagine chiara dello schema comportamentale di un narcisista all’interno di una relazione.
Di certo il tuo commento, per il quale ti ringraziamo, fornisce uno strumento in più per chiarire al lettore quale sia il meccanismo fisiologico per cui si sviluppa una vera e propria dipendenza nei confronti delle attenzioni di una persona. E perché sia, spesso, difficile lasciarla andare e proseguire con la propria vita.
Ricordiamo ai lettori che anche se certe domande sembrano un po’ la “Posta Del Cuore”, in realtà si parla di problematiche serie, che impattano spesso seriamente su salute, finanze, famiglia, affetti, qualità della vita.
Un cordiale saluto
Redazione Virtua Salute.
ps: il primo “like” al tuo commento, Daniele, è il nostro 🙂
Dimenticare? Ma quando mai?
Se posso voglio consigliare alla lettrice di non dimenticare mai il male che hai provato, che provi e che proverai.
E’ un ‘esperienza che ti servirà nelle tue future relazioni.
Lascia andare e non colpevolizzarti, ma non rinnegare l’esperienza che hai avuto, è stata formativa e ti ha reso sicuramente una donna migliore.
Un abbraccio, in bocca al lupo
Adele
[…] e mezzo abbiano esacerbato molte brutture dell’animo umano…), come ad esempio: “Perché non riesco a dimenticare il mio ex, un narcisista, e andare avanti?“, è giunta via email un’altra domanda di un lettore (uomo) sull’impossibilità […]
Buongiorno…
“Perché Non Riesco A Dimenticare Il Mio Ex, Un Narcisista, E Andare Avanti?”
Perché oltre alla dipendenza cronica, probabilmente subisci quelli che sono “pensieri intrusivi“. I classici pensieri che non vuoi avere, e che più ti impegni a non avere e più fanno capolino nella tua mente. Stai recuperando da un trauma e il tuo cervello ha bisogno di trovare un senso a questo trauma. Come si dice: farsene una ragione.
Posso garantirti che non è il tuo ex a mancarti, ma è solo il tuo cervello che non si rassegna al trauma e lo sta elaborando. Anche se ti fa star male, pensa che è un meccanismo di difesa del tuo cervello che in qualche modo sta contribuendo alla tua guarigione.
Focalizza la tua attenzione sui progressi che fai ogni giorno, non ad un mondo utopistico in cui il tuo ex narcisista non esiste e non è mai esistito.