Innanzitutto parlane col medico, perché è una situazione “a rischio”.
Si considera basso un valore di colesterolo HDL (High Density Lipoprotein, il cosiddetto “colesterolo buono“) che è sotto il range di 40 mg/dL (uomini) o 50 mg/dL (donne).
Mentre per il colesterolo LDL (Low Density Lipoprotein, il cosiddetto “colesterolo cattivo“) generalmente si considera positivo rimanere sotto i range –anche se non è proprio così!– per l’HDL un valore sotto la soglia di riferimento è un segnale di allarme, il primo organo ad esserne coinvolto potrebbe essere il cuore.
L’HDL è considerato un biomarker della salute della persona. E’ pertanto consigliato, in caso di valore troppo basso, parlarne immediatamente con il medico curante.
Da cosa è causato il colesterolo HDL basso?
Come scritto, un valore basso di HDL è indice di una condizione di sofferenza dell’organismo. Che potrebbe essere causata da fattori esterni, come la sedentarietà, il fumo, l’alcool, una dieta sbilanciata (specie se ricca di carboidrati), ma che potrebbe dipendere da patologie in essere, come diabete, sindrome metabolica, disordini del fegato, insufficienza renale. La condizione di ipolipidemia può anche essere ereditaria, associata all’uso di alcuni farmaci o alla menopausa. Secondo alcuni studi (ad esempio: “Lower HDL-cholesterol, a known marker of cardiovascular risk, was associated with depression in type 1 diabetes: a cross sectional study“, inoltre, anche la depressione potrebbe causare un abbassamento dell’HDL.
In ogni caso, non è possibile, in questa risposta, fornire alcun aiuto concreto al lettore: il consiglio, mai come in questo caso, di rivolgersi al medico curante che, previa anamnesi, disporrà ulteriori esami e visite per comprendere l’origine esatta del HDL basso.