Molto semplicemente: lo Xanax (nome commerciale dell’Alprazolam) è un ansiolitico. E per quanto possa favorire calma e sensazione di stanchezza, non è indicato per il trattamento dell’insonnia.
L’alprazolam, principio attivo della famiglia delle benzodiazepine, è spesso, erroneamente, considerato un rimedio di emergenza in notti in cui si fa fatica a prender sonno. E, lì per lì, funziona anche: ci si sente calmi, stanchi, ed è più facile prender sonno.
“Sempre meglio che girarsi e rigirarsi nel letto!“, magari starai pensando.
Certo, ma le benzodiazepine imitano il neurotrasmettitore GABA (acido gamma-aminobutirrico) del cervello e da questo inganno deriva l’effetto sedativo. Il problema -che spiega, in parte, perché si dorme ma il sonno non è di qualità- è che questa “simulazione” del GABA fa sì che la fase di sonno profondo sia più breve. In poche parole, dormi, ma non stai dormendo bene.
Se ritieni di soffrire di insonnia, parlane con il tuo medico, che ti prescriverà (se lo ritiene necessario) farmaci coadiuvanti il sonno non-benzodiazepine.
Per rispondere alla domanda, in modo semplice:
L’addormentamento provocato dallo xanax è un effetto collaterale del farmaco, non il principale scopo per cui generalmente lo si assume (ovvero ansia e attacchi di panico). Gli effetti dello xanax durano all’incirca 8-12 ore, motivo per cui se ci si sveglia prima, ci si sentirà intontiti e non si percepirà alcun effetto positivo delle ore di sonno. Infine, il principio attivo causa la riduzione della fase definita “sonno profondo”, incidendo pesantemente sulla qualità del sonno.
In conclusione
Esistono alternative migliori allo Xanax, anche in libera vendita: Teanina, Melatonina, 5HTP. Se ritieni di soffrire di insonnia grave, parlane con un medico che previa visita potrà indirizzarti verso farmaci specifici per il trattamento delll’insonnia.