Perché si sa già benissimo cos’è.
La natura del satellite “Black Knight” (foto sopra) è nota. E’ una semplicissima, fottutissima coperta termica fotografata durante la missione STS-88 nel 1998.
La copertura fu persa nel corso della stessa missione durante le fasi di assemblaggio delle coperture termiche sulla ISS.
E siccome qui si fanno nomi e cognomi, l’astronauta che se la fece sfuggire di mano ha un nome e cognome:
Se preferisci pensare che sia “un’astronave aliena in silenziosa osservazione del nostro pianeta da 13.000 anni” (perché poi 13.000 anni?), sei liberissimo. La Sci-Fi piace anche a noi, che credi?
Ma se pensi che il Black Knight nasconda chissà quale mistero o complotto, purtroppo no. E’ uno dei tantissimi “rifiuti spaziali” che orbitano e che derivano dall’intensa attività spaziale UMANA degli ultimi 60 anni.
Fonti:
The Black Knight Satellite: A Hodgepodge of Alien Conspiracy Theories (Space.com)
Phantom Satellite (PDF, di James Oberg)
[…] di fronte, quindi, a speculazioni un po’ più serie che non il famoso Satellite Black Knight. E Avi Loeb si è speso sin da subito a favore della teoria dell’origine aliena di […]