Non è stato eseguito. Il volontario, Valery Spiridonov, ha semplicemente cambiato idea.
Facciamo un passo indietro? Ma sì, perché no.
Sergio Canavero, neurochirurgo torinese classe ’64, è da sempre convinto che i tempi (e la tecnologia) siano maturi per un trapianto di testa completo, opera dal 2015 presso la Harbin Medical University, in Cina.
In Asia le sue ricerche incontrano meno ostacoli etici e proseguono indisturbate ma la sua opera balza agli onori delle cronache quando il russo Valery Spiridonov, affetto da Werdnig-Hoffmann, si offre come volontario umano per il trapianto di testa (o di corpo? E’ una testa funzionante che viene trapiantata su un corpo o il contrario?).
L’operazione, destinata a cambiare per sempre il mondo della neurochirurgia viene programmata per il 2017. Il dibattito etico nel mondo scientifico, e non solo, si infiamma.
A quel punto il colpo di scena: l’amore
Valery, ormai protagonista di trasmissioni televisive e corteggiato dai media per interviste e dichiarazioni, diventa una sorta di celebrità. E con la fama arriva l’amore. Di Anastasia. Che possiamo apprezzare nella foto sottostante.
E com’è, come non è, Valery comincia a manifestare a Canavero qualche perplessità sulla partecipazione ad un’operazione che non garantisce: 1) riuscita dell’intervento e 2) la sua sopravvivenza.
Fino alla rinuncia definitiva, dopo due anni di preparativi, a sottoporsi al trapianto.