Abbiamo cinque sensi di base. Combinati se ne hanno molti di più.
Contrariamente a quanto tradizionalmente ritenuto, ovvero che i sensi sono solo i cinque di base (udito, vista, tatto, gusto, olfatto), in realtà i sensi, ovvero gli strumenti attraverso cui l’essere umano interagisce e percepisce la realtà circostante, sono molti di più.
Un ulteriore senso, non meno importante di quelli base, è la propriocezione, ovvero il senso di sé nell’ambiente e nello spazio circostante.
Inoltre:
- Termoricezione: il riconoscimento della temperatura;
- Nocicezione: la sensazione di dolore;
- Senso di equilibrio (anche detto equilibriocezione): l’attivazione neuronale che permette di rimanere in equilibrio.
Ulteriori “sensi” che, come i precedenti, sfruttano i cinque sensi di base, sono la percezione della gravità, della pressione atmosferica, del movimento, la percezione dei segnali chimici come la fame e la sazietà.
Non contenti? Ulteriori strumenti che l’umano utilizza per interagire o conoscere il mondo sono la percezione della radiazione, come quella associata ai colori o la percezione dei sentimenti, come riconoscere una musica triste o drammatica o viceversa allegra, o riconoscere una situazione di pericolo o di forte stress.
A seconda delle fonti, alias: cosa l’autore considera “senso”, il conteggio può arrivare a 21 o superare i cinquanta. Non c’è un numero preciso, ma qualsiasi senso deriva da una combinazione di uno o più sensi di base.