NO. E nel 2022 sarebbe anche ora di smettere di credere a qualsiasi corbelleria giri su Internet.
Da dove nasce la bufala.
È un (relativamente) vecchio meme che ebbe origine dalla pagina Facebook “Curejoy” (non la linkiamo per non dare inutile visibilità a veri e propri, nonché pericolosi, ignoranti), che divulga minchiate sciocchezze legate a medicina ayurvedica, cure naturali, terapie alternative ecc.
Il claim recitava, testualmente:
Fully ripe bananas with brown patches on their skin produce a substance called tumour necrosis factor, which can eliminate abnormal cells. The darker the patches, the higher the banana’s ability to boost your immunity and lower the risk of cancer
Curejoy, Facebook
Traduzione: Le banane molto mature, che presentano macchie marroni sulla buccia, producono una sostanza chiamata fattore di necrosi tumorale, che può eliminare cellule anormali. Più scure sono le macchie, maggiore sarà la capacità della banana di aumentare l’immunità e ridurre i rischi di cancro.
Il “Fattore di necrosi tumorale” (TNF) esiste realmente (fonte) e attiene alle citochine, proteine del sistema immunitario prodotte dai macrofagi. Francamente ci sfugge il motivo per cui una sostanza prodotta dai globuli bianchi del sangue dovrebbe essere presente in una banana prossima a marcire.
Eppure non è che uno si sveglia la mattina e si inventa di punto in bianco una castroneria simile…
Vero. La bufala condivide la medesima genesi di claim similari: il comune -e in malafede- equivoco di chi consulta uno studio scientifico, lo interpreta male, ne estrae i dati che più gli fanno comodo, e si inventa divulgatore scientifico.
Nello specifico, quelli di Curejoy hanno certamente consultato questo studio scientifico: “Differences in Biological Response Modifier-like Activities According to the Strain and Maturity of Bananas” (2009), ignorando del tutto alcuni passaggi chiave:
- era uno studio su animali;
- non vennero somministrate banane ai topi bensì un estratto di banane mature, disciolto in acqua e successivamente iniettato;
- la reazione dei topi, ovvero l’aumento di TNF, era una normalissima reazione del sistema immunitario a seguito dell’inoculazione di un corpo estraneo;
- i ricercatori firmatari dello studio non hanno MAI concluso che le banane mature fossero anche solo potenzialmente antitumorali.
Per rispondere alla domanda:
La banana, a qualsiasi livello di maturazione, NON contiene TNF. Il suo consumo è consigliato semplicemente perché è buona (e contiene potassio), ma in nessun caso può guarire dai tumori o ridurne i rischi.