NO. E’ un mito che nel 2021 sarebbe ora di mandare in pensione.
Il dimagrimento [e per l’ennesima volta sottolineiamo: per “dimagrimento” intendiamo la perdita di massa grassa a favore della massa magra, non la mera perdita di peso – N.d.R.] si ottiene creando un deficit calorico tra quantità di calorie necessarie alla sopravvivenza e allo svolgimento delle attività quotidiane, sportive incluse, e le calorie assunte attraverso l’alimentazione.
Esistono invero ulteriori variabili da inserire nell’equazione:
- Ore di sonno (riposo notturno)
- Effetto termico e ormonale del cibo
- Attività fisica
- Sesso, età, stato di salute
- Eventuali disfunzioni ormonali e metaboliche
Ma in generale l’esistenza di alcuni cibi che favoriscono “per sé” il dimagrimento è un mito bello e buono!
Prima che tu lo chieda, tecnicamente anche i cosiddetti cibi a bilancio calorico negativo, in realtà non sono a bilancio calorico negativo.
Nel tempo molti alimenti e sostanze si sono ritagliate, indebitamente o quasi, la fama di “cibo dimagrante”. Per citarne qualcuno: ananas, zenzero, cipolle, avocado, asparagi, sedano, peperoncino, broccoli, tè verde e aglio, ma ogni studio scientifico serio ne ha escluso una REALE e SIGNIFICATIVA efficacia sul metabolismo.
Esiste uno studio (tra l’altro, made in italy), che pone fine alla questione: “A Critical Review on the Role of Food and Nutrition in the Energy Balance” (2020, Nutrients) che conclude che le prove scientifiche a supporto del potere “dimagrante” della maggior parte degli alimenti sono scarse e contrastanti.
Per approfondimenti, puoi leggere l’articolo: “Cibi che accelerano il metabolismo: facciamo chiarezza” su Virtua Salute Magazine.