VERO. Si ritiene comunemente che abbia avuto origine in Spagna perché (nel 1918) questa nazione fu la prima ad offrirne una cronaca approfondita.
Nel 1918, anno in cui un’influenza particolarmente aggressiva e virulenta cominciò a diffondersi presso la popolazione, era ancora in corso la Prima Guerra Mondiale. La Spagna, paese neutrale, ebbe quindi modo per prima, e senza censure, di raccontare al resto del mondo lo sviluppo della Pandemia.
Per un approfondimento si invita il lettore a consultare questa fonte: “Why was it called the ‘Spanish Flu’?” su History.
Per sintetizzare, si tratta di un equivoco storico: durante la Guerra, le nazioni che vi presero parte posero forti censure ai media. In primis per diminuire le possibilità da parte degli avversari di spionaggio o intercettazione delle comunicazioni, inoltre per non abbassare ulteriormente il morale dei soldati impegnati sui vari fronti.
La Spagna, che durante il primo conflitto mondiale rimase neutrale, non era soggetta a questo tipo di limitazione e documentò, sin dal Maggio 1918, i primi casi di questa nuova influenza. Gli iberici documentarono inoltre, nel dettaglio, anche il contagio e il decorso della malattia di Re Alfonso XIII.
All’estero, in una circostanza in cui l’unica vera stampa non soggetta a censura era quella spagnola, si diffuse la convinzione che questa nuova malattia, che la Spagna stava documentando quotidianamente, fosse nata proprio lì.
Curiosamente, gli spagnoli del tempo erano fermamente convinti che il “paziente zero” della Spagnola fosse francese, e quindi battezzarono il virus: “Influenza Francese”.
In realtà…
Non si è mai compreso dove fosse stata originata la Spagnola. Il primissimo paziente documentato era statunitense (Fonte), ma il virus avrebbe potuto avere origine anche in Cina, Regno Unito o la già citata Francia.
Molto probabilmente la Spagna non c’entra nulla. Ebbe solo l’occasione di documentarla e narrarla al Resto del mondo.