Teoricamente “se stesso”, senza accento, è la forma più corretta. Tuttavia, è ormai accettata (persino consigliata) la versione con l’accento.
“Sé” è un pronome personale riflessivo, terza persona singolare
La corretta grammatica, che prevede di omettere l’accento nella forma “se stesso” (o se medesimo), è giustificata dalla ragione di evitare ridondanza.
Immagina, ad esempio, le tre frasi sottostanti:
- Mario parla sempre di sé stesso
- Mario parla sempre di sé medesimo
- Mario parla sempre di sé
Le tre frasi, sia che si includa il termine “stesso” che lo si ometta, hanno il medesimo significato [ovvero che Mario è la persona più noiosa del mondo! – N.d.A.]
In accordo con la lingua parlata, quindi, la forma “se stesso”, di per sé – con l’accento – errata, è stata accettata togliendo l’accento dal termine “se”.
Attualmente…
… secondo la Treccani (fonte), l’usanza di molti autori di usare il “sé” in abbinamento a “stesso”, pur ortograficamente errata, ha in un certo qual modo sovrascritto le regole grammaticali, portando “sé stesso” non solo ad essere comunemente accettato, ma quasi a diventare la norma.
Per rispondere alla domanda:
Seppur teoricamente la forma esatta NON preveda l’accento sul se, è ormai abitudine consolidata usare “sé stesso/a” o “sé medesimo/a” nell’italiano scritto.